Un concerto e un CD. Una riflessione sulle parole della spiritualità. Parole con cui il mondo della fede ha spesso assiduità, ma importanti da riproporre anche come percorso quotidiano di etica laica. Parole come: Camminare, Silenzio, Passività, Povertà, Luce e ombra, Attesa, Ascesi, Attenzione, Ricerca, Speranza, Invisibile. Con testi e letture da Girolamo Savonarola, Bobin, Erri De Luca, Segundo Galilea, Bonhoeffer, Enzo Bianchi, Pavel Florenskij, Salvatore Natoli, Vladimir Jankelevitch, Simone Weil e un repertorio che, per precisa scelta, spazia dalla musica classica a quella d’autore, ritenendo ogni chiusura e divisione un allontanamento dalla luce che può creare solo disarmonia, nella musica come nell’annosa dualità tra corpo e spirito.
Quante volte si ha la sensazione di pronunciare parole addormentate, parole che hanno dimenticato la loro provenienza, svilite da un uso quotidiano distratto che ne logora e stravolge il significato?
Se questa assenza di cura e già grave nella vita di tutti i giorni, ancora di più lo è dove la Parola è una porta d’accesso al mondo sovrasensibile.
A volte preghiamo dimentichi del sito “archeologico – lessicale” che stiamo percorrendo.
Le parole che ci raggiungono da un’età remota sono fossili che consentono il recupero di informazioni e un movimento di relazione profonda con il passato. Ridare loro luce strappandole dall’ovvio e dall’abitudine, tentare di recuperare il senso dell’ineffabile e dell’indicibile che si cela dietro ogni discorso sulla fede: da qui partono questo concerto teatrale e il CD che ne è seguito.
Cercando di ripensare alcune parole, prestando attenzione, come si fa con le persone a cui si vuole bene: cercando di capire da dove provengono, le trasformazioni che hanno subito nel tempo e cosa ci vogliono dire al di la e oltre il suono necessario ad articolarle.
Susanna Parigi – Voce e pianoforte
Matteo Giudici – Chitarre e cori
A concert and a CD. A reflection on the words of spirituality. Words that might be common for people of faith, but equally valuable for daily life lay ethic. Walking, Silence, Passivity, Poverty, Light and Shadow, Wait, Asceticism, Attention, Research, Hope, Invisible. With texts and readings from Girolamo Savonarola, Bobin, Erri De Luca, Segundo Galilee, Bonhoeffer, Enzo Bianchi, Pavel Florenskij, Salvatore Natoli, Vladimir Jankelevitch, Simone Weil and a repertoire that, for precise choice, ranges from classical music to art music, considering every closure a departure from light that can only create disharmony, in music as in the age-old duality between body and spirit.
How many times do you have the feeling of using dormant words that have forgotten their origin, debased by an improper daily use distorting their meaning?
This lack of care, already is disgraceful in everyday life, it is even more so in contexts where the Word is an access gate to the supersensible world.
At times we pray forgetting the “archaeological – lexical” path we are following.
Words reaching us from a remote age are fossils allowing us to recover lost information and connecting us deeply with the past. This theatrical concert (and the CD that followed) aim to shed these word’s original light trying to recover the sense of the ineffable and the unspeakable that lies behind all conversation on faith.
Trying to rethink some words, paying attention, as you would do with the people you love: trying to understand where they come from, the transformations they have undergone over time and uncovering their true meaning beyond the mere sound.
Susanna Parigi – Vox & piano
Matteo Giudici – Guitars & choirs